Viva la Comune di Parigi
“Moriremo combattendo ma l’idea resterà
I dannati della terra son la nuova umanità
I tamburi stan rullando sulla via di Ramponeau
Le bandiere insanguinate son la nostra libertà
Ci hanno dato dei briganti i padroni di Versailles
Perché contro il loro mondo abbiam scelto di lottare
Moriremo a cento e a mille, ma nessuno ci fermerà
Nel riscatto di ogni popolo la Comune rivivrà”.
Il 18 marzo 1871 la bandiera rossa sventola sull’Hotel de Ville a Parigi: è l’inizio simbolico della Comune, del primo governo rivoluzionario popolare e socialista. Un’esperienza di effimera durata capace in ogni caso di rappresentare un momento fondamentale, un riferimento duraturo, la possibilità di realizzazione di un governo socialista e libertario, che guarda al municipalismo e all’associazionismo, ponendosi in difesa degl’oppressi e degli emarginati.
La Comune di Parigi è parte integrante della memoria storica e simbolica della cultura libertaria e socialista, indipendentemente dalle divergenti interpretazioni, essa è simbolo di ribellione e messaggio di speranza dei vinti e degli sfruttati; per la prima volta il popolo prova l’autentica ebbrezza dell’autogoverno e della liberazione. L’esperienza comunarda, iniziò a seguito della sconfitta militare francese contro la Prussia, quando la neo proclamata Repubblica francese guidata dal governo Thiers , deluse le aspettative rivoluzionarie imponendo la pace con la Prussia e minacciando il ritorno della monarchia; il popolo parigino, il 18 marzo 1871, insorse cacciando il governo Thiers e il 26 dello stesso mese, elesse direttamente il governo cittadino.
Il Consiglio della Comune era formato da una pluralità di riferimenti culturali e sociali, comunisti, socialisti, anarchici, il manifesto poneva i seguenti punti : “organizzazione del credito, dello scambio e della società, al fine di assicurare al lavoratore il valore integrale del suo lavoro. L’istruzione gratuita, laica e integrale. Il diritto di riunione e di associazione, libertà assoluta di stampa e del cittadino. L’organizzazione per ogni municipio di un servizio di polizia, di forze armate, di strutture igieniche, di dati statistici”. Con la Comune la questione dell’emancipazione femminile, assume una notevole rilevanza; nasce l’Unione delle donne di Parigi che si occupa soprattutto dei problemi sociali e politici, della centralità del ruolo della donna e della sua integrazione e tutela nell’ambiente lavorativo, il 12 maggio 1871 viene inaugurata la prima scuola professionale femminile di arte industriale, mentre la scrittrice Marguerite Tinayre viene nominata ispettrice generale delle scuole parigine
L’opera della Comune fu bruscamente interrotta dalla reazione del Governo e dell’Assemblea Nazionale, stabiliti a Versailles. Iniziati i combattimenti nei primi giorni di aprile, l’esercito comandato da Mac-Mahon pose fine all’esperienza della Comune entrando a Parigi il 21 maggio e massacrando in una settimana almeno 20.000 parigini compromessi con la rivolta. Seguirono decine di migliaia di condanne e di deportazioni, mentre migliaia di parigini fuggirono all’estero.