Sulle orme di Arintha: la versione "rendese"
Cronaca LocaleCultura e Società

Sulle orme di Arintha: la versione “rendese”

Questione di “rendesità”, le origini del “castro di Rende”

Nel nostro primo racconto storico sulle origini della città di Rende, ci siamo soffermati sulla cosiddetta versione classica, che ne indica una fondazione postuma rispetto alla vicina Cosenza.

Oggi però, grazie al dettagliato e notevole lavoro di ricostruzione storica, elaborato da Madalone, Pastore e Vercillo nel libro “ DUE MANOSCRITTI AUTOGRAFI E UN’OPERA A STAMPA DELLA STORIA DI RENDE”, proporremo, la versione “rendese” sulle origini storiche della città, che la vedono sorgere già prima della stessa Cosenza.

Secondo gli autori, infatti, nel racconto didoriano, si evince chiaramente che esisteva, prima della costituzione di Cosenza, una città conosciuta con il nome di “to eren polin”(Rende), da definire il termine “polin”, che potrebbe indicare una roccaforte, un castello; mentre “eren” è riconducibile a Rende.

Cessato il regno di Italo, racconta Diodoro, prosperavano sulle colline a nord della piana del Crati, due città to Eren polin (Rende) e to Arpionion (Arpari ); queste facevano parte di un vasto territorio che si estendeva sino a Thouria, denominato, per la loro ospitalità,  PANDOSI’A.  Col tempo però, i rapporti fra i vari paesi iniziarono a logorarsi, e si formò un assembramento di persone indistinte, in prevalenza di origine bretta, che iniziò a depredare i paesi limitrofi, conquistandoli e assorbendone la popolazione. L’espansione della popolazione bretta fu tale, da arrivare sino a Thouria, e anche il to Eren polin; ma l’ampliata convivenza del popolo bretto con le popolazioni assoggettate li costrinse a creare un centro di convivenza comune, “la Consentia”.

Cosi si costituì il Regno dei Bruzi con sede a Consentia.

What's your reaction?

Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *