Sapori d'Autunno: le castagne e i “vaddrani” rendesi
Tradizioni e Paesaggi

Sapori d’Autunno: le castagne e i “vaddrani” rendesi

Sapori d’Autunno: le castagne e i “vaddrani” rendesi

L’autunno è arrivato e con lui gli odori, i colori e i gusti tipici di questa stagione. Sicuramente un odore caratteristico di questo periodo è quello delle caldarroste che, fumanti nei chioschi della città, attirano sempre la nostra attenzione. Dentro una buccia marrone, grande e resistente, c’è una polpa che ha straordinarie caratteristiche energetiche e nutritive. Le castagne un tempo erano note come “il pane dei poveri” perché si sostituivano ai più pregiati cereali; erano considerate un dono prezioso della natura, sfamavano negli inverni più rigidi e si prestavano a molte ricette.

I boschi venivano tenuti puliti  in attesa della loro caduta e la raccolta rappresentava per i nostri nonni un momento di aggregazione pieno di spensieratezza ed allegria.
Diversamente, oggi, le castagne sono diventate un cibo voluttuario; essendo meno ricche di acqua rispetto agli altri frutti e particolarmente ricche di carboidrati, sono sempre un’ottima alternativa al pane o alla pasta, adatta anche a chi soffre di celiachia poiché non contenenti glutine; sono invece sconsigliate per chi soffre di diabete, colite, obesità ed aerofagia. Piuttosto interessante è il contenuto di sali minerali, che le rendono un alimento utile in caso di astenia e nella convalescenza dopo un’influenza. Le castagne contengono anche ferro, utile per contrastare l’anemia; fibre che preservano o ripristinano la regolarità intestinale;  sono ricche di vitamine fondamentali per il benessere del sistema nervoso e la prevenzione di patologie degenerative legate all’età; infine contengono acido folico, una sostanza che aiuta ad evitare alcune malformazioni del feto, motivo per cui le castagne possono essere raccomandate nella dieta per le donne in gravidanza.
A questo punto non mi resta che toccare il tasto dolente, le castagne sono molto caloriche, tuttavia i valori relativi alle calorie cambiano in base alla modalità di cottura:
–  100g (circa 10 frutti) di castagne bollite, i cosiddetti vaddrani (termine tipico dialettale Rendese), apportano circa 120 kcal, sono le più leggere in assoluto ed anche una piccola quantità dà un senso di sazietà immediato;
–  100g di castagne fresche, apportano circa 196 kcal;
–  100g di castagne arrostite, le nostre amatissime ruseddre, apportano circa 240 kcal;
–  100g di castagne secche, i pistiddri, apportano ben 350 kcal.
Per questo motivo è bene sapere che in un regime alimentare controllato e bilanciato, le castagne sicuramente si possono consumare ma con delle accortezze, fate attenzione alla cottura e soprattutto alle porzioni!

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