Salviamo il Rende Calcio dalla corruzione e dall’inettitudine
Cronaca Locale

Salviamo il Rende Calcio dalla corruzione e dall’inettitudine

La situazione del Rende Calcio non è di certo migliorata, anzi si va di male in peggio. Dopo la tuonante sconfitta della scorsa giornata (4 a 0 per intenderci) e il cambio allenatore voluto dalla società, la musica di certo non è cambiata, e la squadra della città incassa l’ennesima sconfitta, precipitando irrimediabilmente in una situazione drammatica. È giusto dunque raccontare il losco gioco speculativo e truffaldino messo in atto dai due protagonisti di tutta questa pacchiana tragedia. Il presidente Coscarella e il sindaco Manna
Ebbene questi due “furbacchioni” vorrebbero che sulla vicenda cali un insolito silenzio, ovviamente per far passare tutti i loro magnifici intrallazzi in sordina, in modo che l’indignazione della città e dei tifosi venga celata dalla totale indifferenza; ma ricapitoliamo la vicenda.

Il grande bluff di Manna e Coscarella

L’anno scorso, nel periodo elettorale della città di Rende, il signor Coscarella e l’attuale sindaco Manna, hanno stipulato un accordo clientelare chiaro ed evidente, e solo chi non vuol vedere può asserire il contrario; accordo che prevedeva l’assegnazione centenaria del terreno dove è ubicato lo stadio Lorenzon, con l’aggiunta in caso di vittoria dell’impianto sportivo dell’ Azzurra,  in cambio di una lista elettorale cosiddetta “Arintha” da presentare a sostegno della candidatura di Manna. A giochi fatti,  con la vittoria di Manna, il socio Megalomane decise di avviare il suo progetto che prevedeva la costruzione di un nuovo Stadio con annesso centro commerciale all’interno, idea piuttosto sciocca e inutile  considerando che a pochi metri c’è il Metropolis; tuttavia i due furbacchioni assuefatti dalla brama di denaro decisero di andare avanti, costringendo la squadra della città a giocare tutte le partite lontano dal proprio terreno di gioco.

Il Rende Come la Longobarda, Coscarella come Borlotti

Il risultato fu l’amara e annunciata retrocessione del Rende Calcio nella categoria dilettantistica, e al danno irreparabile si aggiunse la beffa; dopo un anno di blocco della struttura sportiva,  del progetto del nuovo stadio rimane solo una mera bozza o forse un disegno non si sa, di certo è che per togliere la patata bollente dalle mani del “megalomane” i due soci furbacchioni utilizzarono l’escamotage del ricorso al TAR. Il progetto megagalattico del nuovo stadio del “Borlotti” di Rende, prevedeva un corposo finanziamento del Credito Sportivo, ovviamente a Roma non si sono lasciati abbindolare dalla strampalata idea di Coscarella, rigettando al mittente la richiesta di finanziamento. Una volta constatata l’impossibilità di proseguire nel progetto, a causa dell’assenza di fondi e denaro liquido, la strana coppia Manna/Coscarella ha concordemente deciso di optare per questo escamotage: ricorrere al Tar per levare la patata bollente al “povero” presidente Coscarella.  Il tribunale amministrativo di Catanzaro, vista l’opaca e ambigua situazione del Rende Calcio a guida Coscarella, ha rigettato il ricorso,  a questo punto il “Borlotti” è libero da una situazione che lui stesso aveva contribuito a provocare insieme al Sindaco penalista.

Un’altra annunciata retrocessione?

Attualmente il Rende Calcio, impegnato nella categoria dilettantistica, non gode di certo di grande fortuna e le aspettative su una sua possibile risalita sono veramente inesistenti; la squadra dopo una serie di risultati negativi occupa il fondo della classifica, e nonostante gli sforzi dei giocatori la rosa sembra essere poco competitiva per assicurarsi la permanenza nel campionato, in più l’incertezze economiche della società sembrano palesare un destino cupo;  un’amara retrocessione in Eccellenza o il fallimento della società?

Quale futuro si prospetta per la squadra della città?

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