È da circa cinque anni a questa parte che Rende ha perso del tutto, quel carattere identificativo, che l’ha sempre contraddistinta, l’autonomia politica.

È da troppo tempo che le decisioni e la cura degli interessi della città sono discusse altrove, colpa forse della troppa ingerenza di individualità extralocali, o dei cosiddetti “bracconieri” della politica, che di certo non amano Rende e i suoi i cittadini, ma sono più interessati a speculare sui beni di una città, già di per sé deturpata e trascurata.

Questi bracconieri della politica, non solo non amano la città, ma non la conoscono, non l’hanno mai vissuta veramente, non fanno parte del tessuto sociale di questa comunità, e per  questo non hanno alcun interesse a prodigarsi per la migliorare la vita della collettività rendese; il loro unico fine è quello di infiltrarsi e lucrare, sulle dinamiche politiche che riguardano la cittadina.

Restando priva della sua autonomia politica, Rende non ha più alcun peso decisionale all’interno del contesto provinciale e regionale; la città ha perso il suo  spirito libero.

Il nostro auspicio, e che alle ormai prossime amministrative, Rende prenda di nuovo possesso della propria autonomia, scevra da condizionamenti  e fattori esterni che non appartengono alla città; noi siamo estremamente convinti che il nostro patrimonio sociale, sia assolutamente autosufficiente e preparato per far restituire alla città la dignità perduta. Per tutte queste ragioni, siamo convinti che la migliore scelta possibile debba ricadere su chi ama visceralmente la comunità rendese, su chi ha ideato e realizzato una città libera e autonoma, punto nevralgico di tutta l’area urbana, su chi ha la capacità e la competenza di amministrare una complessa realtà come la nostra.

Riprendiamoci la nostra autonomia politica, Riprendiamoci il futuro.