Rende: la città dello Sport in mano ai privati e ai "privilegiati"
Marcello Manna, presidente Ato Cosenza
Politica Locale

Rende: la città dello Sport in mano ai privati e ai “privilegiati”

Rende, da poco, è stata conclamata “città dello sport 2023”, ma il modo di intendere lo sport del sindaco e della sua giunta è il medesimo modus operandi caratteristico di tutta la vita amministrativa targata Marcello Manna; in sintesi privatizzare ogni struttura pubblica della città per regalarla, agli amici degli amici, che tanto si sono prodigati e di certo continueranno a farlo, per portare consensi al sindaco dei Sindaci. Prima i campetti da Tennis, ora il Palazzetto dello Sport.

A Rende dunque lo sport non è di tutti, ma è solo di pochi (ricchi) privilegiati.

Di seguito il disappunto di Luigi Cosentini.

“La grande VERGOGNA.

Oggi è stata affidata la gestione del palazzetto dello sport a un privato (Asd Scintille basket per un canone annuo di 21.300 euro). A prescindere del canone ridicolo il NULLA ormai ha privatizzato tutto. Nessun bene di proprietà viene gestito direttamente dal Comune. Ora mi pare che è rimasto solo il cimitero che tra poco verrà affidato ad un altro privato.

Chiedo ai consiglieri di minoranza di fermare lo scempio che questo pericoloso sindaco sta effettuando ai danni della nostra città. Ormai è tutto preso dal suo delirio di onnipotenza nel favorire gli amici degli amici.

PERICOLOSO.”

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