Rende, Iantorno(RendeSi): “Sul Bilancio poca chiarezza e nessuna trasparenza”
L’argomento di questi ultimi giorni è il bilancio di previsione 2021-2023 e tutto ciò che precede e consegue anche in relazione allo svolgimento ed all’esito del Consiglio Comunale di giovedì scorso.
Bene, dovremmo parlare un pò di tutto allora, ma noi registriamo, e non poteva essere diversamente considerato che siamo ormai all’ottavo anno di questa Amministrazione, l’assenza di politica intesa come visione strategica della nostra città.
In quest’ultima occasione, poi, registriamo altresì poca chiarezza ed ancor meno trasparenza.
Premettiamo che i primi a gioire se le finanze pubbliche locali sono in fase di definitivo risanamento siamo noi cittadini ed ex amministratori, titolari peraltro proprio delle materie economiche, finanziarie, tributarie, patrimoniali e del personale.
Affermiamo, innanzitutto, le nostre ragioni nell’aver segnalato che la procedura perseguita dalla Giunta per l’estrapolazione di tredici beni immobili oggetto di vendita all’asta non era corretta, regolare e legittima, tant’è vero che il piano delle alienazioni e valorizzazioni 2021-2023 non è mai stato approvato dal Consiglio e dovrà essere portato in aula nelle prossime settimane. Questo fatto, a seguito della variazione al DUP priva di parere del Collegio dei Revisori, ci lascia seri dubbi sulla legittimità e validità dell’approvazione del bilancio. Quanto al documento di programmazione patrimoniale permangono, in ogni caso, forti perplessità sulla reale comprensione dell’importanza dello stesso per la sostenibilità economico-finanziaria e sulla volontà di deviare sempre più verso pratiche privatistiche che danneggiano l’intera comunità, mortificano la storia e vanificano il lavoro degli ultimi tre anni (focus su ex CUD, area dello Stadio Marco Lorenzon e terreno per la Cittadella della Salute).
Dalla lettura del bilancio verifichiamo la quadratura contabile dell’annualità 2021 solo grazie ai proventi delle due alienazioni immobiliari ex Contatto (cash al rogito per euro 1.450.000) ed ex Plaza (euro 315.000 rateizzati sino al rogito così differito – da accertare la legittimità di tale atto preliminare) che hanno finanziato lo squilibrio corrente, ma nutriamo seri dubbi sulla tenuta futura dei conti e sulla chiusura della procedura di riequilibrio pluriennale prevista al 31 dicembre 2022.
Nello specifico, infatti, non conosciamo: 1_gli effetti, negativi, della sentenza della Corte Costituzionale sui bilanci futuri, per il solo 2021 pari ad euro 1.772.000; 2_le modalità di realizzazione del recupero dell’evasione tributaria stimato per il solo 2021 in euro 5.297.000 nell’attuale contesto pandemico e post pandemico; 3_le fonti di questo budget di entrate non ripetitive a copertura di spese ricorrenti ed ormai consolidate; 4_le modalità di realizzazione dei piani assunzionali in relazione alla loro sostenibilità economico-finanziaria, non a caso sul piano triennale del fabbisogno di personale 2021-2023 non risulta a tutt’oggi rilasciato il parere del Collegio dei Revisori ed il Dirigente ne smentisce l’attuazione per l’anno corrente come da verbale allegato al bilancio; 5_il piano di azione per la risoluzione della problematica Acque Potabili (credito complessivo superiore ad euro 8.000.000 per la fornitura idrica ed il servizio di depurazione e fognatura) di cui al verbale n.90 del 2 agosto scorso a firma dei Revisori “occultato” al Consiglio e indirizzato a Procura e Corte dei Conti.
Non condividiamo l’indirizzo assunto dalla Giunta per prorogare di due anni il servizio di gestione dei tributi rispetto alla scadenza naturale dell’attuale concessione a fine mese corrente: questo atto va nella direzione diametralmente opposta all’obiettivo di mandato e consente addirittura l’esternalizzazione dell’entrata tributaria ordinaria e volontaria (sinonimo di privatizzazione dell’entrata tipica comunale).
Non condividiamo la volontà della Giunta di reiterare e rilanciare il bando per il nuovo Cimitero sito a Villa Granata sussistendo tutte le condizioni per il consolidamento, l’ammodernamento, l’ampliamento ed il finanziamento del vecchio attraverso un investimento qualificante e autoliquidante. Al riguardo, basta leggere o ascoltare quanto detto dal Capo di questa Amministrazione nei primi giorni di luglio scorso per rendersi conto di bugie e incoerenza (il riferimento è l’intervista del Sindaco in risposta alla protesta della vedova in attesa di sepoltura del marito).
Al di là di promesse e annunci, non conosciamo ancora il nuovo piano industriale della Rende Servizi e la nuova convenzione con l’Ente proprietario e, quindi, non siamo in grado di approfondire su manutenzioni, verde pubblico e decoro urbano. Anche noi ci poniamo l’interrogativo: quale futuro per la società partecipata volutamente “parassitaria” che mortifica gli stessi dipendenti?
Nulla ci è dato sapere di acqua e rifiuti – che vedono Manna nella quadrupla veste di Sindaco, Presidente ATO, Presidente AIC e, per ultimo, Presidente ANCI Calabria – oltre che di Agenda Urbana se non la constatazione dello stato dei fatti: servizio idrico integrato vetusto ed inefficiente ma carissimo per noi cittadini; città sporca e indecorosa ma tariffa elevata a carico di noi cittadini; welfare privatizzato, Centro Storico e aree industriali dimenticati e pubblica illuminazione spenta. Su quest’ultimo punto ricordiamo che esiste da tempo un progetto di ammodernamento ed efficientamento energetico in autofinanziamento in grado di sprigionare benefici a tutti i livelli (liberazione di risorse dell’Agenda Urbana per euro 7.500.000 destinabili ad altri investimenti di natura straordinaria, copertura integrale del territorio comunale e implementazione di servizi smart con raddoppio dell’investimento pari ad euro 15.000.000 circa, risparmio di bilancio per euro 1.200.000 utilizzabili per altre esigenze, creazione di nuove opportunità occupazionali).
Siamo tuttavia fiduciosi per il semplice fatto che quest’esperienza amministrativa si avvia ormai al termine lasciandoci tutti insoddisfatti per quello che avrebbe potuto e non ha fatto ma con un preciso insegnamento: non ripetiamo gli stessi errori.
Pierpaolo Iantorno