Rende: C’era una volta l’AS Azzurra
La vicenda riguardante l’affidamento (clientelare) dello Stadio Marco Lorenzon e dell’impianto sportivo Azzurra, rasenta davvero il ridicolo. Il mitico presidente del Rende Calcio, alias Borlotti, o chi per lui, è in preda al panico e al caos più totale, trascinando in questo burrascoso vortice, tutti quei geniali amministratori che hanno contribuito a creare questa ridicola e mortificante situazione.
Nel frattempo mentre le tasche del Borlotti e dei suoi soci continuano ad ingrossarsi, la squadra della città spera in un miracolo per mantenere la categoria; l’impianto sportivo dell’Azzurra, un’eccellenza per il calcio giovanile locale, è abbandonato e degradato, in attesa di un progetto credibile e fattibile. Un’enorme perdita per la città, e per le centinaia di ragazzi che ogni anno coltivavano il loro sogno calcistico su quei campi.
Ma nel paese dei balocchi tutto è possibile, tutto è lecito purché si raggiunga lo scopo ultimo; ed è cosi che ad ogni possibile voto corrisponde una possibile clientela. Dalle istituzioni Sindaco e Assessore in merito, nessuna comunicazione e nessun segnale: solo un imbarazzante silenzio.
Pubblichiamo lo sfogo di Luigi Cosentini in merito alla vicenda dell’impianto sportivo “Azzurra”
Al Comune di Rende può succedere pure questo.
Il Rende Calcio, vince una gara per la gestione dell’Azzurra Calcio presentando un progetto per la costruzione di una tribuna di 1000 posti, di due campi in erba sintetica, ristrutturazione spogliatoio e uffici ecc.ecc.
Per bocca dell’Assessore allo sport nell’ultimo consiglio comunale apprendiamo che si vuole variare il progetto è presentarne un altro. Se questo dovesse accadere ci troviamo di fronte ad un fatto grave e illegale che porteremo a conoscenza della Procura della Repubblica.
L’unica cosa che si può fare è annullare gara ed indirne un’altra.
Ma a Rende il NULLA può fare tutto.