Midulla:”Villaggio Europa esempio di riformismo dei fatti”
“Complimenti agli organizzatori”
Era la terra delle barbabietole e delle angurie, dove i segni di civilizzazione erano pochi: la Stazione Ferroviaria di Castiglione Cosentino e qualche altra struttura.
Qualche storico locale lega Quattromiglia a un episodio antico e poco rassicurante: l’arresto di Za’ Peppa, celebre malavitoso della Cosenza d’inizio ’900, avvenuto in un casolare della zona.
Di tutto questo c’è solo un ricordo: il Parco Giorcelli, uno dei polmoni verdi di Rende. Tuttavia pochi sanno che, alle spalle di questo Parco, c’è un altro ricordo: il Parco Fluviale dell’Emoli, che collega Quattromiglia a Villaggio Europa con una serie di ponti.
Ma la verità è diversa: i ponti collegano il Villaggio a Quattromiglia. Già: l’aspetto più particolare di questa urbanizzazione di Rende, è che essa è avvenuta attorno a un quartiere popolare ad edilizia mista, in parte residenziale di tipo agevolato, in parte popolare.
Villaggio Europa è stato un esperimento unico al Sud: anziché sorgere in periferia, è stato concepito e progettato da subito con un ruolo di centralità. Infatti, il quartiere è un punto di congiunzione tra via Rossini, che porta a Commenda, e Quattromiglia. Inoltre, tutte le palazzine, sia quelle costruite attraverso le cooperative edili sia quelle popolari, sono state realizzate sulla base di progetti moderni ed esteticamente validi e in tutta la zona vi sono ampi spazi verdi e viali attrezzati per attività sportive all’aperto. Non mancano inoltre strutture importanti, ad esempio le scuole.
Un esempio di edilizia inclusiva, che mira ad assicurare una buona qualità della vita e ad agevolare la mobilità sociale anche a livello topografico: laddove, specie nel resto del Sud (ma non solo), le città si sono sviluppate a cerchi concentrici, con le zone “de luxe” al centro e i quartieri popolari ai margini, e hanno perciò generato periferie, a Rende è avvenuto l’esatto contrario, a partire dagli anni ’70. La valle fluviale alle spalle del campus universitario è cresciuta attorno a Villaggio Europa, che ora si trova nel cuore di un’area ad alta densità abitativa.
Popolare, in questo caso, è sinonimo di “vivo”, non di emarginazione o di periferia.
Ovviamente non è tutto oro quello che riluce e i problemi non mancano, a partire dalle infrastrutture da completare per le quali si attendono risposte dall’attuale amministrazione, per continuare con i problemi di manutenzione che riguardano le aree verdi per finire con le criticità abitative che emergono qui e lì.
Le zone popolari dipendono più delle altre dalle politiche pubbliche, innanzitutto locali e ne sono la cartina di tornasole: più queste politiche sono efficienti, più i progetti di inclusione funzionano e maggiore è il dinamismo sociale. Quando invece queste politiche non funzionano o sono insufficienti si genera subito un forte fenomeno di emarginazione. Nel caso di Villaggio Europa il rischio c’è, sebbene la centralità topografica metta il quartiere in parte al sicuro.
La crisi economica, che è diventata anche crisi politica, ha cambiato i rapporti tra cittadinanza e istituzioni, soprattutto municipali. Ora sono i cittadini a doversi fare parte attiva per segnalare le disfunzioni e, in parte rimediarvi.
È la democrazia partecipativa “dal basso” che supplisce alle lacune dell’azione burocratica. È la cittadinanza attiva che crea nuove forme di coesione sociale attorno a problemi comuni, laddove l’azione amministrativa tradizionale considera il cittadino fruitore di servizi come individuo.
La risposta ai rischi di arretramento sociale, di cui già si hanno avvisaglie piuttosto vistose (il caso di una disabile letteralmente reclusa in casa per via del malfunzionamento di un ascensore, più vari cenni di degrado in non poche palazzine), è un nuovo spirito comunitario, un nuovo protagonismo degli abitanti, a cui giova molto l’attività delle associazioni.
Al riguardo, si possono citare tre esempi positivi.
Innanzitutto, l’iniziativa “Bentornata Estate Popolare”, la festa del quartiere ripresa dopo 18 anni. Inoltre, la raccolta fondi servita per donare una biblioteca alla Scuola Materna del Villaggio a cura dell’associazione Rende Felice. Domani 30 settembre 2019 la festa per i primi 40 anni del Villaggio Europa organizzata dal comitato di quartiere Acrip.
Buon 40 compleanno Villaggio Europa