Maurice Bishop il rivoluzionario di Grenada
Cultura e Società

Maurice Bishop il rivoluzionario di Grenada

Maurice Rupert Bishop, nasce ad Aruba (Antille Olandesi) il 29 maggio 1944. La carriera politica di Maurice Bishop (1944 – 1983) è caratterizzata da una costante frequentazione di movimenti attivi a Grenada. Nel  1972 partecipò alla fondazione del ‘Movement for Assemblies of the People’ (MAP), movimento interessato alle teorie socialiste di Nyerere in Tanzania, al New Beginning Movement di Trinidad fondendolo succesivamente con un altro gruppo politico creato dal suo collega Unison Whiteman chiamato Azione congiunta per l’educazione, il benessere e la liberazione (JEWEL). Un partito marxista che rappresentava la principale opposizione al regime autoritario del primo ministro Eric Gairy.

Il 13 marzo 1979, mentre il presidente Gairy è fuori dal Paese, impegnato in una riunione delle Nazioni Unite negli Usa, Bishop mette in atto la sua strategia rivoluzionaria: tramite un celebre  discorso in radio invita il popolo a scendere in strada per deporre ribellandosi alla regime oppressivo di Gairy:

Popolo di Grenada, questa rivoluzione è per il lavoro, per il cibo, per alloggi dignitosi e servizi sanitari e per un futuro luminoso per i nostri figli e nipoti. Il beneficio della rivoluzione sarà dato a tutti, indipendentemente dall’opinione politica o dal partito politico che sostengono”

La rivoluzione ha successo e Bishop si insedia come primo ministro di Grenada. Durante il suo governo porta avanti un ampio  programma di nazionalizzazioni, istituisce la scuola dell’obbligo per combattere l’analfabetismo dilagante nel paese, introduce la sanità pubblica e avvia la costruzione di un nuovo aeroporto. Il paese inoltre rientrando nell’orbita dei paesi socialisti riceve molti  aiuti dall’Unione Sovietica ma soprattutto dalla Cuba del fidato amico di Fidel. I risultati conseguiti dal governo in pochi anni sono straordinari: la disoccupazione cala dal 50% al 14% mentre l’analfabetismo scende dal 35% al 5%.

Inoltre avvia una forte lotta contro il razzismo e a favore dei diritti dei lavoratori e delle donne. Viene infatti formata l’Organizzazione Nazionale delle Donne e vengono istituiti il congedo di maternità e la parità di salario.

“La nostra rivoluzione a Grenada è una rivoluzione del popolo e come tale uno dei principi fondamentali della nostra rivoluzione è l’istituzione dei diritti delle persone. Tra questi diritti, includiamo il diritto alla parità di retribuzione tra uomini e donne, il diritto alla giustizia sociale ed economica, il diritto al lavoro e il diritto alla partecipazione democratica agli affari della nostra nazione”.

Nel 1983 scoppiò un conflitto interno alle fazioni del partito, culminato con l’esecuzione di Bishop da parte di Bernard Coard, la fine del governo rivoluzionario e l’ascesa al potere del generale Austin, che instaurò un regime militare nel Paese.

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