Manna-Oliverio e i “Paradossi clientelari”
Dal profilo Facebook di Matteo Olivieri
RENDE | Questo post intende dimostrare il livello di anti-democraticità e di pericolosità sociale ormai raggiunto dal duo Manna-Oliverio.
E’ di questi giorni la notizia della approvazione definitiva della graduatoria per il bando “city logistics”, di cui la città di Rende è risultata tra i vincitori. Il bando è una delle tante “boiate pazzesche” promosse dal Dip. 6 “Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità” della Regione Calabria, nel tentativo annunciato di migliorare la qualità di vita delle città. Come mai il sindaco di Rende, che annuncia tutto e si vanta di tutto, non ha ancora pubblicizzato di aver portato a casa un altro “successo”? Ebbene, leggete fino in fondo e avrete la risposta.
Tra le azioni finanziabili, il bando “city logistics” prevede la limitazione al traffico veicolare privato o commerciale a seconda della dimensione e delle prestazioni dei veicoli. I beneficiari dovranno individuare una area a traffico limitato (ZTL) a cui si potrà accedere “previa autorizzazione su percorso e orario”. Il bando cita come riferimenti normativi il Piano Regionale dei Trasporti deliberato dalla stessa giunta Oliverio nel 2016, mentre tra i riferimenti scientifici spiccano alcuni articoli dell’attuale vicepresidente della giunta regionale. Insomma, il bando è completamente autoreferenziale. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a complessivi € 5.000.000, e sono prelevate dal Piano Azione e Coesione (PAC) 2014-2020, Asse 7 “Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile, Obiettivo specifico 7.3 – Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali”. Anche qui, le somme del PAC dovrebbero servire a ridurre i divari territoriali socio-economici ed invece vengono utilizzate in maniera distorta con una gestione personalistica.
All’art. 6, comma 4 della “Manifestazione di Interesse” si legge: “La delimitazione dell’Area di progetto, poiché limita la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli, deve essere supportata da accertate esigenze di prevenzione dell’inquinamento e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale, e deve essere caratterizzata dalla presenza di residenti e attività economiche, in modo che la realizzazione degli interventi di City logistics risulti efficace ai fini della sostenibilità.” Nel caso del progetto presentato dal Comune di Rende, esso prevede la creazione di un’unica area ZTL da Campagnano fino a Quattromiglia, in cui non sarà possibile il transito veicolare privato o commerciale se non pagando il permesso di circolazione. Insomma, chi possiede una automobile e chiede di poter entrare/uscire liberamente da casa da oggi verrà considerato un untore e per avere una qualità di vita decente dovrà pagare la relativa tassa. Continua così in maniera disinvolta la politica del mettere le mani nelle tasche dei cittadini…ovvero il duo Manna-Oliverio ha trovato il modo per prelevare dal bancomat dei contribuenti, spacciando alcuni discutibili articoli scientifici per verità di fede!
Ma vi è di più. Il progetto di Rende si è classificato al terzo posto su tre progetti finanziati, ovvero dopo quello di Vibo Valentia (80,50 punti), Reggio Calabria (75,50 punti) e – appunto – Rende (67,5 punti). Rende dunque è distanziata di molto dalle altre due città e il motivo risiede nel progetto stesso. Infatti, se si va a vedere la motivazione data dalla commissione esaminatrice, si leggerà che al progetto di Rende manca qualsiasi riferimento allo stato attuale della circolazione veicolare e che le stime future sono totalmente campate in aria perché mancano di qualsiasi riscontro oggettivo. Per questo motivo, la “autovalutazione” (!) che il Comune di Rende aveva dato al proprio progetto (pari a 72,5 punti), è stata rivista al ribasso dalla commissione esaminatrice a 67,5 punti. Non c’è che dire, un progetto fatto coi piedi ed infilato di soppiatto nella terna vincitrice!
Se però andate a vedere le cifre assegnate ai singoli progetti, la situazione si ribalta. Rende risulta prima beneficiaria con un contributo € 1.485.000 (il massimo concedibile è pari a € 1.500.000), Vibo Valentia seconda con € 1.320.000, e Reggio Calabria terza con € 1.202.600. Come è possibile? E’ evidente che questo episodio rappresenta l’ennesimo caso di manipolazione ad arte dei bandi pubblici, a cui vengono ammessi progetti palesemente scadenti, e le cui graduatorie definitive sono pertanto totalmente farlocche e, proprio perché farlocche, vengono pure disattese e falsificate platealmente nel momento in cui si tratta di attribuire i fondi pubblici (nonostante l’esistenza di una “graduatoria di merito” approvata in via definitiva). Non so se a Vibo o a Reggio qualcuno ha già notato questa imbarazzante anomalia, ma se fossi in loro proporrei ricorso avverso il provvedimento amministrativo, ed informerei pure il magistrato competente perché si facciano i dovuti accertamenti riguardanti eventuali reati penali.
http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view_bando.cfm?2279
http://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view_provvedimenti.cfm?23248