Le Borse rimbalzano dopo il crollo: Piazza Affari +15%, spread in calo. Bce e Commissione Ue promettono interventi
di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI
Fonte Repubblica.it
Le Borse provano a rialzare la testa all’indomani di una delle sedute più difficili di sempre: la più nera per Piazza Affari, in tutta la sua storia, e la seconda peggiore di sempre anche per Wall Street, preceduta soltanto dal lunedì nero del 19 ottobre 1987. Una tempesta finanziaria che la Consob ha provato a tamponare in Italia introducendo per oggi il divieto di vendita allo scoperto per 85 titoli. A spingere i listini ci pensano anche le nuove precisazioni fatte uscire dalla Bce, che apre a interventi mirati sui titoli di Stato, e alla massima flessibilità sulle regole di bilancio pubbliche lanciata dalla Commissione europea.
Il rimbalzo dei mercati europei
A metà giornata, Milano si conferma in forte rialzo con un guadagno del 15 per cento: tutte le azioni del paniere principale sono in recupero e molti titoli vengono sospesi per eccesso di rialzo. Segnali di ripresa anche sugli altri listini, meno brillanti di Piazza Affari (ma d’altra parte avevano perso meno alla vigilia): Londra cresce del 7,4%, Francoforte del 7,4% e Parigi dell’8,2%. Trend analogo per Wall Street: con i future Usa che proiettano la Borsa americana verso una netta ripresa, dopo il tonfo di ieri che ha riportato le lancette indietro al 1987.
In calo lo spread. Il differenziale Btp/Bund, che ieri era schizzato fino a 270 punti in giornata torna sotto la soglia di 220. In netta discesa il differenziale su tutte le scadenze, dopo le parole del governatore Ignazio Vsco secondo cui la Bce agirà ancora e potrà concentrare gli acquisti su un unico paese. Sulla scadenza a 5 anni il differenziale si è ridotto di 39 punti base a quota 200, con il tasso in calo a 1,18%. Sulla scadenza a 2 anni lo spread è sceso a 124 (tasso a 0,6%) dal picco odierno di 160 punti base e sul 30 anni a 267 punti base (tasso 2,43%) dopo aver sfiorato quota 300 raggiungendo un massimo di seduta di 294.
La Bce corregge il tiro, flessibilità dalla Ue
Negli uffici studi si valutano poi gli effetti del pacchetto Bce varato ieri: niente taglio dei tassi, ma ampliamento del Qe da 120 miliardi per il 2020 e operazioni che dovrebbero agevolare la trasmissione di liquidità dalle banche alle Pmi. Il giudizio dei mercati al primo vero test di Christine Lagarde è stato assai duro, tanto che poi la presidente Bce ha fatto ricorso a una intervista televisiva per precisare che “sono piamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione in un momento difficile dell’area euro. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria”. Parole che non sono valse a evitarle la critica del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che a Circo Massimo su Radio Capital ha descritto come “superficiali” le uscite di Lagarde e foriere di “difficoltà”.
Delle misure attivate, ha calcolato Prometeia, dalle condizioni più favorevoli alle aste Tltro può derivare un “beneficio a conto economico di 3,3 miliardi” per le banche italiane; inoltre, dall’allentamento dei requisiti di vigilanza si potrebbero liberare “75 miliardi di nuovo credito” per finanziare le imprese.
E dopo la precisazione diffusa ieri sera, l’Eurotower torna a chiarire in mattinata che è pronta a fare la sua parte per arginare le tensioni sui titoli di Stato dei Paesi europei. “Siamo pronti a fare di più e ad adottare tutti i nostri strumenti, se necessario, per assicurare che gli alti spread che vediamo oggi, a causa dell’accelerazione del coronavirus, non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i Paesi dell’Eurozona”, ha scritto il capo economista della Bce Philip Lane in un blog sul sito della Banca Centrale.
Dalla Commissione Ue arriva invece la conferma della richiesta al Consiglio Ue di sospendere le regole del Patto per accordare maggior flessibilità. “Massima flessibilità” nell’applicazione del Patto di Stabilità e per gli aiuti di Stato destinati a far fronte alle conseguenze del coronavirus, è quanto assicura la presidente Ursula von der Leyen.