L’ardua sfida della nuova Europa
Cultura e Società

L’ardua sfida della nuova Europa

Di Adolfo Villani

Non è stata quella l’unica differenza tra gli effetti della Grande Recessione e della Pandemia. La sorpresa maggiore è arrivata di certo con la reazione forte e decisa dell’Europa alla nuova crisi: dagli allentamenti quantitativi promossi dalla BCE, alla sospensione del patto di stabilità e del limite dei deficit di bilancio al 3%; dalle risorse comunitarie messe a disposizione degli Stati nazionali per la cassa integrazione e i sostegni economici all’economia, fino al varo del Recovery Plan, che non rappresenta solo il più imponente piano di investimenti comunitari che sia stato mai varato dai primi anni successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale ma anche la prima volta di una mutualizzazione del debito pubblico contratto per finanziarlo, che vede i paesi del Nord Europa pagare di tasca propria una parte degli investimenti destinati ai paesi più fragili. Per l’Italia è stato un vero toccasana.

Come ha segnalato Carlo Cottarelli nel suo libro “All’inferno e ritorno” (Feltrinelli, Milano marzo 2021) l’Europa ha coperto nel 2020 il 50% del fabbisogno dell’Italia, pari a 500 miliardi di euro, con 220 miliardi arrivati dalla BCE (sui 750 miliardi di acquisti titoli realizzati per l’intera area euro), e 27,4 miliardi dalla UE per il finanziamento della cassa integrazione (il 31% del totale pur rappresentando l’Italia solo il 13% del PIL comunitario). Tenuto conto che la BCE acquista titoli del debito pubblico attraverso le Banche Centrali nazionali – e che queste trasferiscono gli importi degli interessi ai rispettivi Stati – l’Italia ha pagato zero interessi sui 220 miliardi, mentre ha ottenuto tassi di interesse negativi (-0,24%) sui 27, 4 miliardi di prestiti, un tasso impensabile attraverso l’emissione di titoli del debito nazionale. Bisogna inoltre considerare che l’allentamento quantitativo della BCE ha prodotto la drastica riduzione degli interessi da pagare sui titoli emessi dall’Italia per coprire il restante 50% del fabbisogno 2020. Il programma di acquisto di titoli della BCE continuerà almeno fino a marzo 2022 per cui l’Italia beneficerà anche nel 2021 degli stessi vantaggi. C’è poi da considerare il “Next Generation EU”, finanziato per 750 miliardi dal bilancio UE con l’obiettivo di promuovere il piano di ricostruzione e di riconversione ecologica dell’economia europea post pandemia. All’Italia andranno 210 miliardi di euro (il 28% del totale e quindi più del doppio della quota italiana sul PIL europeo). Di questi, 80 miliardi saranno finanziati a fondo perduto. Grazie a questa svolta l’Italia sarà in grado di reggere il tremendo effetto della pandemia sulla sua economia e sul suo debito. Tuttavia non sarà sufficiente a consentire all’Europa di poter competere ad armi pari con i due Stati continentali che ormai rappresentano i due poli intorno a cui ruoterà la riconfigurazione della globalizzazione. Lo dimostra il ritardo accumulato dall’Europa sul terreno della campagna vaccinale e quindi dell’uscita dalla pandemia, mentre il Fondo Monetario Internazionale prevede tempi di recupero dei livelli di crescita pre-pandemia molto più lunghi per l’Europa rispetto all’Asia e agli Stati Uniti, che stanno facendo molto meglio su tutti i fronti della sfida.

Senza contare il gap tecnologico accumulato dall’Europa dagli anni Ottanta ad oggi – a causa della frammentazione dei suoi investimenti in ricerca scientifica – che ha consentito alle multinazionali cinesi ed americane di fare incetta di dati che rappresentano il petrolio dell’economia del futuro, incentrata sulle tecnologie digitali, sull’intelligenza artificiale, sulla connettività. È evidente come sull’Europa pesino negativamente la sua struttura istituzionale complicata e l’incompletezza del processo di integrazione politica che la rende lenta, eccessivamente farraginosa e burocratica sul piano delle procedure.

Fonte: https://adolfovillani.blog/2021/04/02/leuropa-biden-draghi-la-riconfigurazione-della-globalizzazione-e-il-partito-che-non-ce/?fbclid=IwAR2kbxGS0pjC2E2R4WgEEQLbr9VDPptYBdCqge93Jzjc2voKeqS5lDLK_T0

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