La strage di Bologna: Licio Gelli, i fascisti e lo Stato deviato
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La strage di Bologna: Licio Gelli, i fascisti e lo Stato deviato

 

La verità sulla strage di Bologna, 2 agosto 1980, dove sono state crudelmente uccise 85 persone innocenti, non sarà di certo importante come la quotidiana banalità di Salvini o altri, considerando che né l’opinione pubblica né l’informazione giornalistica si sono dedicate a raccontare con la dovuta dedizione,  la verità su quanto accaduto quel tragico giorno, sui responsabili che cinicamente hanno mietuto la vita di 85 innocenti per realizzare quel piano di destabilizzazione e infine distruzione della democrazia.

Di certo non sarà importante quanto le continue assurdità starnazzate dalla Meloni, sapere che Licio Gelli, capo della loggia massonica P2, e il prefetto Federico Umberto D’Amato( capo degli Affari Riservati)siano i mandati della strage e abbiano finanziato con 5 milioni di dollari il gruppo terroristico fascista Nar che ha piazzato l’ordigno a tempo, di fabbricazione militare, contenuto in una valigia abbandonata. L’esplosione provocò il crollo dell’ala ovest della stazione; 85 morti e duecento feriti.

Dopo circa cinquant’anni finalmente si sta facendo luce sulla terribile mattanza di innocenti, voluta e provocata da un connubio pericoloso tra  fascismo, massoneria deviata, criminalità organizzata e “parti” corrotte dello Stato italiano; per troppo tempo sono stati coperti i colpevoli, insabbiate  le prove, accusati ingiustamente e uccisi innocenti, come l’anarchico Giuseppe Pinelli, ucciso la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 nella questura di Milano.

Dalle carte riservate pubblicate nel libro di Paolo Brogi “Giuseppe Pinelli. L’innocente che cadde giù” emerge il ruolo del prefetto D’Amato che artificiosamente deviò le indagini sulla cosiddetta pista anarchica, per insabbiare gli eccidi compiuti da tutti i gruppi terroristici neo Fascisti nel corso di quel periodo.

Per non dimenticare:  il 12 dicembre 1969 strage di piazza Fontana, 17 morti 88 feriti; 28 maggio 1974 strage di piazza della Loggia 8 morti 102 feriti; 4 agosto 1974 strage del treno Italicus, 12 morti 48 feriti.

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