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La Fed. Riformista chiede lumi sul Centro Anziani di Rende: “tutelare gli ex lavoratori”

di Federazione Riformista

La vicenda del Centro anziani di Rende, con la recente riapertura del servizio, non può che essere una buona notizia per la Città.

Il Centro anziani di Rende è stato per anni il fiore all’occhiello del Comune per quanto riguarda il settore dell’accoglienza per le persone della terza età.

Fino al 2013 una struttura pubblica di eccellenza

A testimoniare tutto ciò, i servizi televisivi di importanti trasmissioni della Rai come Linea Verde e Geo&Geo che documentavano le qualità del Centro per gli anziani di Rende, senza dimenticare i numerosi riconoscimenti, i premi e gli attestati ricevuti.
Una struttura comunale, che fino al 2013 accoglieva più di 40 ospiti e dove vi lavoravano 10 persone, nel centro della Città e accreditata con la Regione Calabria.

Arrivo del commissario e amministrazione Manna: la privatizzazione del servizio

Con la gestione commissariale e la successiva amministrazione Manna, il servizio è stato esternalizzato e, attualmente, è affidato all’associazione “con Paola”.
Per quanto la riapertura di un servizio che assisterà le persone anziane, è per noi un fatto positivo, che di certo sarà utile alla comunità rendese, ci sono alcune questioni che andrebbero chiarite, per cui ci rivogliamo sia all’attuale direttore responsabile che gestisce la struttura, il Presidente dell’associazione “Con Paola” Domenico Carbone, sia al Sindaco Marcello Manna e all’assessore alle Politiche Sociali Annamaria Artese:

6 Domande sul Centro Anziani di Rende

1) Perché ad oggi sull’albo pretorio del Comune di Rende non è presente la documentazione relativa all’affidamento del Centro Anziani alla Onlus con Paola?

2) A quanto ammonta il canone di locazione che la Onlus dovrà pagare al Comune di Rende?

3) I costi di gestione ordinaria della struttura (Corrente elettrica, Gas, forniture idriche) sono già a carico dell’associazione Con Paola o continuano ad essere a carico del Comune di Rende?

4) Quali sono stati i criteri utilizzati per la formulazione della retta economica da richiedere agli attuali ospiti e a quelli futuri del Centro Anziani?

5) Quanti sono attualmente i lavoratori del Centro Anziani?

6) Per quale motivo sono stati riassorbiti solo 7 dipendenti della precedente gestione, mentre tre restanti operatori non sono stati riassorbiti, e a quanto ci risulta non sono stati neanche ricontattati per una proposta lavorativa?

Soprattutto per quanto riguarda la questione degli ex dipendenti a cui è stato negata la possibilità di essere riassorbiti, ci preme sottolineare che in una difficile situazione economica come quella calabrese, è veramente paradossale negare posti di lavoro laddove sembra esserci la piena possibilità di poterli offrire, visto che in una recente intervista, il direttore del Centro Anziani di Rende, il Dott. Carbone ha ammesso che il Centro Anziani può già contare su 19 utenti e che la struttura è regolarmente accreditata con la Regiona Calabria.

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