La diversità non deve essere un ostacolo ma un’apertura verso un mondo migliore
Il punto di vista della psicologa dott.ssa Teresa Iorio
In una realtà sociale che mira alla conformità, il diverso è spesso emarginato, ma non solo riferito agli stranieri, ma anche alle persone con disabilità, non considerandole nella loro singolarità, ma ristrette ad un gruppo sommario, inferiore.
In varie epoche della storia, le persone con disabilità sono state viste con occhi diversi e in alcuni casi isolate, discriminate, allontanate, se non addirittura uccise. La distinzione della persona con disabilità è stata molto palese, tanto da qualificarla nell’arco del tempo, sempre con termini diversi: “handicappato”, “persona con handicap”, “disabile”, “diversamente abile”, “diversabile”, fino ad arrivare ad oggi “persona con disabilità”, termini che da sostantivi sono passati ad aggettivi, ad avverbi, disistimandosi.
La diversità non deve essere un ostacolo; la diversità deve essere un’apertura verso un mondo che può insegnare tanto, in tutte le sue sfaccettature e in una realtà sociale, come la nostra, dove si parla molto di inclusione, occorre far sì, che ogni essere umano esista, ottimizzare le capacità, le competenze e le risorse che ogni soggetto possiede, mirando ad un empowerment personale che faccia acquisire fiducia e stima in se stessi, riconoscendo il valore, i desideri delle persone con disabilità, prestando loro attenzione, porgendo loro i mezzi per far valere le proprie idee ed opinioni e coinvolgendole nelle decisioni che le riguardano in prima persona. Papa Francesco in un’udienza ha affermato “La grande verità è che le persone con disabilità, nate o ancora non nate, sono un bene per noi e meritano il nostro amore e la nostra protezione”. Esse vedono le cose con gli occhi della sincerità, vedono le cose con un’essenzialità naturale e le esprimono con pure emozioni; Vivere, lavorare insieme alle persone con disabilità è un’ esperienza coinvolgente. Comprendere la loro vita, il loro modo di porsi al mondo, significa l’incessante riesame del nostro mondo, della nostra vita, del nostro modo di pensare, del nostro modo di vivere.
dott.ssa Teresa Iorio