Cultura e Società

Il codice dell’ambiente e le sanzioni comminate ai cittadini di Rende per “illecito abbandono di rifiuti”.

Con profondo stupore, nel periodo immediatamente successivo al lockdown, la nostra associazione è stata contattata da alcuni cittadini di Rende i quali lamentano di essere stati sanzionati per illecito abbandono di rifiuti in violazione dell’art. 192 del codice dell’ambiente.

Tali sanzioni, quantificate in euro 600, sono state elevate dalla Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza.

Le motivazioni alla base dell’elevazione delle esose sanzioni risiedono, sovente, nell’abbandono dei rifiuti nelle adiacenze della PEZ – Postazione Ecologica Zonale – di via Leonida Repaci a Rende.

Come noto, soprattutto negli ultimi periodi, è impensabile accedere alla suddetta PEZ e raggiungere i contenitori presenti all’interno dell’area dedicata, causa la mancata raccolta dei rifiuti da parte della società a ciò preposta e la presenza, incontrollata ed indisturbata, di insetti, ratti e topi.

Orbene, l’Unione Nazionale Consumatori, ovvero la prima associazione a tutela dei consumatori in Italia, risalente al 1955, si occupa da sempre della salvaguardia dell’ambiente.

Nel presente caso è doveroso sollecitare le Autorità preposte – a partire dal Sindaco di Rende, sig. Avv. Manna, passando per il Presidente della Provincia di Cosenza, dott. Antonio Francesco Iacucci, per finire all’organo apicale della stazione Carabinieri Forestale di Cosenza – a provvedere all’immediato annullamento in autotutela dei verbali di contestazione sin qui elevati.

Al contempo, è quanto mai necessario garantire alla comunità rendese una raccolta dei rifiuti puntuale ed efficace in modo da evitare possibili danni all’ambiente e alla salute dei cittadini.

Se così non fosse, i cittadini rendesi sarebbero chiamati a subire una doppia beffa: oltre a pagare la TARI e a subire i disagi della mancata raccolta dei rifiuti – dai cattivi odori alla presenza di insetti e animali selvatici con un notevole e nefasto impatto ambientale – corrono il rischio di essere sanzionati per l’impossibilità di raggiungere i contenitori all’interno della PEZ. In assenza di intervento da parte delle Istituzioni sopra richiamate, UNC valuterà la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica e provvederà ad impugnare i verbali di contestazione nelle sedi competenti.

Cosenza, 16 luglio 2020

Il delegato Avv. Pierluigi Basile

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