Coronavirus tutte le potenziali cure: il farmaco per l’artrite, il rimedio cubano e la medicina cinese
Ancora non esiste una medicina specifica per il trattamento del COVID-19, considerando che sono diverse le patologie determinabili dal sistema immunitario dell’ospitante; per tale ragione gli scienziati di tutto il mondo stanno sperimentando diversi tipi di trattamenti.
L’ultimo farmaco entrato nella rosa delle terapie anti Covid è il Tolicizumab. Di cosa si tratta?
Il Tolicizumab viene utilizzato in oncologia per la sua capacità di incidere sulle infiammazioni polmonari. Per la specificità del COVID-19, viene adoperato in combinazione con altri trattamenti antivirali con lo scopo di ridurre drasticamente l’infezione polmonare che è la principale causa di decesso di molti pazienti.
Paolo Ascierto, direttore dell’oncologia del Colli Vincenzo di Montesarchio e gli infettivologi del Cotugno lo hanno provato su 10 malati con buoni risultati. Stesso esito anche al San Martino di Genova. Matteo Bassetti, primario infettivologo: «Contrasta l’interleuchina 6, co-responsabile delle infiammazione».
Cuba e il farmaco che funziona: medico de l’Avana conferma
Altro trattamento che sta dando risultati positivi è quello di un farmaco utilizzato a livello ospedaliero specialistico, si tratta per l’appunto del di un interferone alfa 2B introvabile negli ospedali comuni e dai medici di primo intervento; il dottore cubano Felix G. master in malattie infettive ha spiegato « Il farmaco deve essere impiegato in combinazione con un antiretrovirale simile a quelli usati per l’HIV. Fino ad oggi si tratta di una combinazione tra le più efficaci per il trattamento del Covid 19, Cina compresa”.
Il tentativo con la medicina cinese
I medici di Wuhan giunti i rinforzo in Italia hanno portato con sé medicinali a base di una combinazione di erbe; nello specifico si tratta di capsule Lianhuaqingwen contenete alcune piante ed erbe( per citarne qualcuna nota alla medicina occidentale, liquirizia, mentolo, rabarbaro, patchouli, caprifoglio, efedra, forsizia e rodiola) che si è dimostrata efficace nel trattamento del COVID-19.
Il centro di ricerca e innovazione in fitoterapia dell’ospedale Careggi diretto da Fabio Firenzuoli sta lavorando per costruire un serio e consistente progetto «per capire il razionale di queste terapie che possono avere un effetto antivirale e antinfiammatorio e di difesa del sistema immunitario. Ci sono agganci con la medicina scientifica che non vanno trascurati».