Contro la repressione gli atti giustizieri di Ravachol
«Pria di morir sul fango della via
Imiteremo Bresci e Ravachol…»
Contro la repressione poliziesca, contro ogni forma di oppressione, questi sono i presupposti per gl’atti giustizieri e gli attentati dinamitardi compiuti da Ravachol. Condannato per i suoi atti sovversivi contro le istituzioni borghesi dello Stato, verrà ingiustamente condannato alla ghigliottina per delitti che si rifiuterà di ammettere come propri. Il suo modo di intendere la lotta contro il potere segnò l’anarchismo, specie quello francese, per molti anni.
Figlio di Jean Adam Koeningstein, operaio olandese e di Marie Ravachol, francese, François Koenigstein nacque a in Saint-Chamond, nei pressi di Saint-Etienne (parte orientale della Francia). Poiché il padre non lo riconobbe, se non in seguito, prese il cognome della madre.
Iniziò a lavorare ancora bambino e fin da subito la vita in una società in cui vi erano grosse differenze sociali influì sul suo pensiero politico facendone un convinto socialista e ateo, in particolare dopo la lettura di Juif errant. In seguito si aggregò al movimento anarchico, deciso a prendersi tutto ciò che gli serviva. .
Il 1° maggio del 1891 il governo francese fece reprimere una manifestazione a Fourmies con l’uso delle armi, 14 persone furono uccise e 40 ferite. Nello stesso giorno a Clichy la polizia arrestò alcuni anarchici che avevano usato delle armi, furono condannati a lunghe detenzioni e ai lavori forzati. Per vendetta, l’11 marzo del 1892 Ravachol mise una bomba nella casa del giudice di Clichy e il 27 marzo in casa del procuratore. Nello stesso mese organizzò un attentato presso una caserma di Parigi. Gli attentati provocarono grossi danni ma non fecero vittime.
Ravachol
Ravachol fu riconosciuto dal proprietario di un ristorante nel quale si trovava e arrestato. Alla vigilia del suo processo (26 aprile) il proprietario fu assassinato da una bomba messa nel suo ristorante. Fu condannato ai lavori forzati a vita ma due mesi più tardi il processo passò al tribunale di Montbrison dove era stato accusato di omicidio e la condanna fu trasformata in condanna a morte per ghigliottinamento. Nonostante la solidarietà mostrata da diversi esponenti dell’anarchismo, l’esecuzione non fu impedita ed ebbe luogo a Montbrison l’11 luglio 1892 per mano del boia Louis Antoine Stanislas Deibler, lo stesso che ghigliottinerà Vaillant, Henry e Caserio.
Ravachol fu sepolto in seguito nello stesso luogo in cui avvenne l’esecuzione; contro la repressione poliziesca gli atti giustizieri di Ravachol
Canzone per Ravachol
Nella grande città di Parigi,
Ci son borghesi ben nutriti,
Ci sono i poveri,
Che han la pancia vuota,
Quelli hanno i denti lunghi,
Viva il suon, viva il suon,
Quelli hanno i denti lunghi,
Viva il suon,
Dell’esplosion!
Balliam la ravachole, Viva il suon,
Dell’esplosion!
Tutti i borghesi assaggeranno le bombe,
Tutti i borghesi salteranno in aria,
Tutti i borghesi salteranno!