Cimitero Rende, l'appello di Stefania al sindaco Manna: "ridia dignità a questi corpi"
Cronaca Locale

Cimitero Rende, l’appello di Stefania al sindaco Manna: “ridia dignità a questi corpi”

E’ ancora caos al cimitero di Rende, sono più di un centinaio le salme che attendono una degna sepoltura.

Oggi la cittadina rendese Stefania Mazza, sul suo profilo Facebook, ha voluto lanciare un accorato appello al Sindaco e all’Amministrazione Comunale affinché venga finalmente trovata una degna sistemazione al compianto marito Fulvio, la cui salma giace da tre mesi all’interno  di una stanza nel cimitero di Rende.
“E con oggi, sono tre mesi che sei andato via e ancora oggi, dopo tutto questo tempo, che per alcuni può sembrare tanto, ma per me è sempre troppo, troppo poco, perchè è come sentire ancora i tuoi passi in casa, il tuo respiro e la tua presenza a tavola…
Ma non è di questo, Fulvio, che voglio parlare oggi, io oggi voglio gridare tutta la mia rabbia sperando che qualcuno si accorga di questo mio dolore infinito e che provi a fare qualcosa.
Si perchè dopo ancora tre mesi dalla tua morte, tu stai ancora lì, in una stanza del cimitero di Rende, abbandonato, insieme a tanti altri defunti, senza un minimo di attenzione e di rispetto verso il tuo onore d’uomo.
Sulla terra hai lottato, sei stato un uomo onesto, meraviglioso, buono, eri corretto e sempre pronto a pagare i tuoi debiti e metterti alla pari con i retti e i giusti. Da te c’era solo da imparare ed io l’ho fatto, e anche le nostre figlie…
Ma ad oggi noi non riusciamo ancora, in nessun modo, a farti avere quel posto eterno e ultimo che meriti. Non riusciamo a farti avere un loculo dove poter venire a riporre un dannato fiore, dove poter venire a commemorarti, a darti un saluto intimo e privato, pur avendolo pagato quel posto, pagato e strapagato duramente e pesantemente. Ma il comune di Rende, il sindaco e tutto il suo dannato cucuzzaro, se ne stracatafotte del dolore assurdo che si prova in questi casi, e fa orecchie da mercante. Ma io non la smetto, io voglio quello che mi spetta, voglio che mi ascoltino, e resterò in assetto di guerra sempre, per questo tuo diritto, finchè non ti vedrò sistemato e in pace, finalmente.
Mi chiedo e chiedo al sindaco Marcello Manna, quanto tempo ancora si debba aspettare affinchè queste bare, messe li a casaccio, possano trovare riparo e serenità.
Sindaco, mi rivolgo a lei per l’ennesima volta, e se le sue orecchie e il suo cuore sceglieranno ancora di restare nel silenzio e nell’oblio dopo questo mio ennesimo e disperato appello, allora io le auguro, con il sangue agli occhi e con tutto il mio cuore, che lei possa vivere, anche solo per un giorno, quello che io sto vivendo da tre mesi, e poi forse chissà, magari riuscirà a fare qualcosa.
Ridia dignità a questi corpi perchè è davvero un sacrilegio tenere dei morti in quelle condizioni e lei per questo, si deve solo vergognare.
Lo Ripeto, e non m’importa di passate per cattiva, ma io le auguro fortemente di sentire sulla sua pelle ciò che si prova a non poter vedere un suo caro nella giusta ed ultima dimensione.
E a voi che avete letto questo mio appello, vi prego, se vi và, di condividere questo mio post in modo che possa arrivare presto a chi di dovere e che mio marito, e tanti altri poveri corpi, possano trovare presto Riparo e Pace.”
Stefania…

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