Capodanno, riti e tradizioni nel mondo
Festività che unisce tutto il mondo, celebrata in tanti modi straordinari e bizzarri
Ogni paese, si sa, ha i propri usi e costumi per celebrare o festeggiare ricorrenze nazionali importanti. E il Capodanno non fa eccezione. Anzi è proprio uno dei momenti più attesi dell’anno per le sue magie e tradizioni … Vediamo cosa accade nel mondo!
In Brasile l’arrivo del nuovo anno si festeggia in prossimità dell’oceano. Per festeggiare la fine dell’anno i brasiliani si vestono tutti di bianco, colore simbolo di pace e di armonia, per attirare la felicità nelle proprie vite e, gettano fiori in mare per rendere omaggio alla dea Lemanja.
In Cina ci si veste di rosso, colore propiziatorio e che, secondo l’antica leggenda cinese, pare che impaurisse, assieme a forti rumori, il mostro mitologico chiamato Nian, che una volta ogni 12 mesi usciva dalla sua tana per divorare gli esseri umani. Influenzati da questa leggenda, ogni anno i cinesi a capodanno, festeggiano con fuochi d’artificio, canti e danze rumorose per spaventare Nian.
In Thailandia la festività ricade in aprile e le persone scendono in strada per danzare e lasciarsi spruzzare d’acqua, spesso da un elefante.
In Giappone i festeggiamenti iniziano la sera del 31 dicembre con 108 rintocchi delle campane dei templi buddisti, corrispondenti, secondo la cultura tradizionale, ai peccati commessi dall’uomo durante l’anno, che sono cancellati con l’arrivo del nuovo. I festeggiamenti proseguono poi fino al 3 gennaio, appendendo decorazioni di bambù, di rami di rami di pino e bambù o con fili di paglia all’ingresso delle abitazioni per ringraziare gli dei che proteggono i raccolti.
Nel Nepal per il nuovo anno, in aprile, alcuni uomini si forano la lingua con una fine stecca di metallo in sacrificio al dio Siva.
In Messico, per tutta la giornata si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme pietre o mestoli di legno.
In Russia il Capodanno si festeggia per ben due volte: il 31 dicembre secondo il calendario Gregoriano e il 13 gennaio secondo quello Giuliano. Il 31 si fa l’albero e si aspetta la mezzanotte scandita dalla Torre Spasskaja del Cremlino per ballare e mangiare prugne secche farcite di nocciole ricoperte di panna acida.
In Grecia a Capodanno si celebra San Basilio che, per tradizione ellenica, porta i doni ai bambini. Gli ospiti che attraversano la porta di casa devono rompere un melograno, gettandolo a terra. Più chicchi del frutto si spargeranno al suolo, più i padroni di casa saranno fortunati nel corso dell’anno.
Il nostro viaggio alla scoperta degli usi e delle tradizioni dell’ultimo dell’anno termina con l’Italia. Nel nostro Paese si è soliti riunirsi in famiglia attorno alla tavola imbandita, la sera del 31 dicembre, per il cosiddetto “cenone”,attendendo l’ arrivo della mezzanotte. La tradizione vuole che si consumino lenticchie ed uva passa, le quali simboleggiano l’ abbondanza e la ricchezza, pertanto, più se ne mangiano più guadagni si avranno nel corso dell’ anno. Tale consuetudine affonda le radici nel mondo romano quando si regalava una scarsella (borsa di cuoio), da legare alla cinta, contenente lenticchie, con l’augurio che questi piccoli legumi si trasformassero in denaro.
All’ arrivo della mezzanotte la tradizione popolare vuole che si lancino vecchi oggetti e si sparino botti e fuochi d’ artificio, che oltre a generare allegria, avrebbero la funzione di scacciare via gli spiriti maligni.