Calabria2020: “con Felice, dalla parte del riformismo”
Lettera di un socialista ….
In molti si domandano chi votare alle imminenti regionali. Personalmente essendo un convinto e ossessionato socialista, non posso che schierarmi contro la peggiore compagine di destra mai vista; un’accozzaglia di malaffare e trasformismo da far invidia all’Italia pre-repubblicana.
Non mi soffermerò molto sul valore ideologico come alcuni fanno, “la purezza ideologica” non la condivido e non mi appartiene, sicuramente non si farà a gara per chi è più socialista o per chi è più di sinistra, alla mia venerande età non ho alcune intenzione di precipitare in discorsi che si perdono nei meandri dell’ortodossia ideologica; anche qui ci sarebbe tanto da dire e scrivere,ma rimarrebbe, più che altro, rimane un discorso sinuoso, poco produttivo, e aggiungerei fine a stesso.
Per lo più bisognerebbe capire chi possa avere la capacità di riformare una cultura politica che sente sempre di più la spinta di emergere in un società asfissiata dalla corruzione e dalla violenza verbale, dove vecchi fantasmi sussurrano idee pericolose, credenze sopite che attendono solo il momento giusto per riaffacciarsi nello scenario politico.
Pippo Callipo e Felice D’Alessandro
È necessario un segnale riformista, un impulso socialista capace di costruire e rilanciare quel tipo di cultura politica che si pone l’obiettivo di risolvere le necessità delle persone, piuttosto che profittarne subdolamente sfruttandone le debolezze. E dunque se per fattore ideologico intendiamo la capacità di realizzare una comune percezione del reale, un sentore aggregativo che ci pone nella stessa direzione con gli stessi obiettivi e con le stesse emozioni, allora non posso che consegnare il mio voto e la mia fiducia ad un giovane che percepisce il mondo come lo percepisco io, il riformista Felice D’Alessandro . Oltre ad avere tutta la mia personale stima, in lui intravedo la stessa volontà, la medesima determinazione di alcune delle più meritevoli personalità politiche che ho avuto la fortuna di accompagnare nella mia lunga ma piccola esperienza.
Uno di questi, durante un nostro incontro disse di aver avvertito in tanti giovani un’ardente fuoco riformista, ma precisò che spetterà alle nuove generazioni il compito di farla divampare nuovamente.
Personalmente sono affascinato da tale prospettiva, perciò da socialista darò la mia fiducia al giovane Felice D’Alessandro.
Lettera firmata.