Calabria2020: Berlusconi denigra le donne, ma dov’è finita la dignità delle candidate di centrodestra?
Nel corso della storia, le donne hanno lottato spesso per i diritti che spettano loro in qualsiasi ambito in cui operano, facendo riconoscere le proprie capacità e testimoniando tutto ciò che possono raggiungere in molti campi come la medicina, la politica, la filosofia, la scienza…
Anche al giorno d’oggi, molte si battono per riuscire ad aprirsi un varco nel mondo accademico, lavorativo e universitario, che sembrerebbe appannaggio esclusivo degli uomini. Innumerevoli conquiste e lotte per l’emancipazione hanno fatto sì che la società riflettesse sull’importanza dell’identità femminile e sulla sua tutela.
La squallida battuta del “Cavaliere”Silvio Berlusconi non è semplicemente il segnale del rincoglionimento del leader di Forza Italia, è un’offesa, un insulto alla memoria delle tante donne che si sono battute anche a costo della loro vita per abbattere quelle false credenze, quei dogmi sociali che le vedevano costrette a vivere in subalternità rispetto agl’uomini.
Ciò che più mi fa rabbrividire è l’assoluto silenzio da parte delle candidate del centrodestra, nessuna indignazione, nessuna precisazione, nessun commento che si dissoci da quella squallida battuta, mortificante per l’orgoglio femminile. Pare che queste candidate abbiano perso quella mordacità che contraddistingueva ad esempio Flora Tristan, pensatrice e scrittrice socialista francese, un’avanguardista del movimento femminile che già nell’ottocento scrisse due testi che gettarono le basi del femminismo: “Emancipazione della donna” e “L’unione operaia”; rimangono in silenzio, taciturne, immerse in una risata stridulante, come quelle della Candidata Jole Santelli, che forse non ha ben percepito la gravita della situazione.
La Calabria, i calabresi, e in questo caso le donne calabresi meritano rispetto, forse il Berlusconi pensava di essere ad Arcore nel bel mezzo di uno di quei famosi festini, che hanno reso celebre il “Bunga Bunga”.