Autismo: La chiave di lettura di un mondo immaginario
Autismo, comunicazione e immaginazione
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che comprende tre aree: linguaggio e comunicazione, Interazione sociale e interessi ristretti. Ad oggi le cause dell’autismo(dal greco autos-solo) sono sconosciute, alcuni affermano che possa essere una condizione neurobiologica acquisita che ne altera il contatto con la realtà e ne ostacola l’adattamento psico-ambientale.
Al terzo anno di vita può esser già evidente la sintomatologia di questo disturbo che spesso è accompagnata da: epilessia, depressione, ritardo mentale, ansia e agitazione; le persone colpite hanno difficoltà nell’ordinare i meccanismi di socializzazione, spesso non parlano, e i bambini sono ancor meno inclini a fare richieste o condividere i loro pensieri e stati d’animo, che per loro stessi risulta talvolta complicato ordinare. Nella stragrande maggioranza si tende ad un deficit comune che è quello dell’attenzione, ma in alcuni casi si mostra spiccata capacità di memorizzazione risultando “dotati” rispetto i soggetti non sintomatologici. Molti pregiudizi accompagnano questa patologia, come quello di ritenere i soggetti colpiti privi di capacità cognitorie ed emotive, quando invece, prova contraria, questi soggetti sono spesso vittime esistenziali di ansie e paure frutto forse di una visio
Non esiste inaccessibilità alla comunicazione; esistono soggetti ipersensoriali che riescono gestire la loro capacità neurologica più di altri risultando superiori nello sviluppo cognitivo rispetto i “normodotati”.
I bambini possono legare più facilmente con gli adulti che li accompagnano alla crescita e che penetrano nel loro mondo con empatia da captarne il pieno potenziale. Purtroppo non esiste un unico intervento che vada bene per tutti i soggetti sintomatologici; ma di sicuro ogni intervento deve mirare all’inclusione sociale incoraggiando la comunicazione e il loro benessere emotivo.