Un clima surreale si “respira”nei due più grossi comuni dell’area urbana cosentina.
Mentre tutta Italia è ancora chiusa in casa, la Regione Calabria con un’ordinanza fulminea e istantanea del 29 aprile, dispone una riapertura parziale di bar e ristoranti che è in netto contrasto con le disposizioni del Governo Conte.
Per fortuna quasi tutti i sindaci calabresi, soprattutto dei comuni più grandi, Reggio Calabria, Catanzaro, Lamezia, Corigliano-Rossano, decidono di non seguire la Presidente Santelli nella scontro a muso duro con il Governo, continuando a far rispettare le norme del DPCM di Conte.
Unica eccezione i Comuni di Rende e di Cosenza, infatti i sindaci Marcello Manna e Mario Occhiuto, da fidi seguaci della Santelli e a pieno titolo membri di diritto dell’harem del Presidente, si accodano alla spericolata decisione della Regione Calabria, disponendo la riapertura di bar, ristoranti e mercato all’aperto.
Risultato: in migliaia oggi erano per strada
Numerose persone in giro in questi giorni per le due Città, nonostante un’emergenza sanitaria non del tutto superata, molte delle quali senza protezioni (guanti e mascherine) e senza rispettare quel famoso distanziamento sociale fondamentale per evitare il contagio.
È dell’ultim’ora l’allarme lanciato dal Dott. Gianluca Filice, cardiologo dell’Annunziata, il quale chiede di rispettare “almeno” le norme di distanziamento sociale e di indossare anche ai tavolini dei bar guanti e mascherine.
Inoltre da domani è previsto il rientro di almeno 7.000 persone, tra studenti e lavoratori, provenienti dalle Regioni del Nord Italia, rimaste bloccate lì per quasi due mesi a causa del lockdown.
Sarebbe davvero un peccato vanificare gli sforzi e i sacrifici, compiuti in questo periodo, per un mero calcolo politico, un diktat proveniente da Roma, che vede la Calabria come testa d’ariete dell’asse sovranista guidato da Salvini e Meloni
Nel frattempo, sempre domani, è previsto il ricorso al Tar da parte del Governo sull’ordinanza regionale della Santelli….