50 anni dalla legalizzazione della pillola anticoncezionale
Il 10 marzo 1971 rappresenta una data molto importante per la storia del nostro Paese e ancor di più per la storia dell’emancipazione femminile. Infatti, dopo una lunga battaglia civile e sociale, finalmente venne legalizzata la pillola anticoncezionale, che rappresentò una vera e propria conquista di libertà per le donne.
Mario Puiatti, presidente dell’(AIED) , Associazione italiana per l’educazione demografica , ricorda quel 10 marzo come il momento in cui, tale vittoria ha garantito la “libertà di amare e l’autoconsapevolezza”.
Dobbiamo ricordare, infatti, che prima di allora la figura della donna era riconducibile al tema della procreazione e l’aborto era effettuato clandestinamente con metodi abbastanza rischiosi ; quindi l’unica “scelta” consentita era quella di optare per un aborto pericoloso o di assecondare il proprio compagno. Allo stesso modo, il diffuso utilizzo della pillola ha avuto un impatto socio- economico rilevante, in quanto sempre di più sono state le donne che hanno raggiunto una maggiore autonomia anche lavorativa, attuando quel binomio famiglia- lavoro che per l’epoca era considerato un utopia.
Gli anni ’70 hanno rappresentato per l’Italia e per la figura femminile, uno spiraglio di luce. Molte sono stati , infatti, i passi che hanno concesso al nostro Paese di allinearsi ai parametri Europei; prima legalizzando il divorzio , poi procedendo al alla riforma del diritto di famiglia garantendo il passaggio dalla patria potestà alla potestà genitoriale. Seppur legalizzata, fino al 1976 la pillola era commercializzata sotto forma di farmaco per regolarizzare il ciclo. Occorreva, dunque, sensibilizzare l’opinione pubblica poiché una buona parte di essa si mostrava restia.
È così l’AIED pubblicò un fotoromanzo sul tema, che ebbe un forte impatto in primis sugli adolescenti e poi sulla stampa. Il suo utilizzo ebbe un profondo impatto sociale tanto che per la prima volta la maternità venne considerata una scelta libera non di alcune ma per tutte.