Rende: “Qualcuno in città si è accorto che il Sindaco è accusato di corruzione?”
Libera Lettera
Gentile redazione di LiberaRende, spero che pubblichiate questo mio sfogo, perché un’anomala e amorfa indifferenza aleggia in Città, uno stagnante immobilismo aggravato dal silenzio istituzionale; quasi una contorta alienazione sociale che azzera lo spirito critico dei cittadini estraniandoli dal contesto attuale.
Sembra che nessuno in città si sia accorto che il Sindaco Manna è accusato di corruzione in atti giudiziari, una sciocchezzuola non di certo paragonabile alle colpe di Mimmo Lucano, incriminato per eccesso di umanità aggravata, ma senz’altro un’accusa che dovrebbe far discutere, specie i rappresentanti politici. Ma invece tutto tace.
Forse un overdose di eccessivo garantismo, ha intortato la classe politica locale, o forse un tattico attendismo di chi, amici e rivali, è li pronto allo sciacallaggio politico; tuttavia entrambi atteggiamenti congrui alla decadenza del dibattito pubblico e alla totale eliminazione dello spirito critico del cittadino, incapace di ragionare sulla gravità della situazione, quasi come se fosse ormai prostrato all’accettazione dello status quo, una sinistra normalizzazione della situazione, che in qualunque paese civile diverrebbe da subito fonte di discussione e di indignazione, ma non in Calabria non a Rende.
“Se ho scelto Dublino per scena è perché quella città mi appariva come il centro della paralisi”; se il grande James Joyce avesse visitato la Calabria, beh senza dubbio avrebbe spostato la scena del suo libro in questa terra, dove la paralisi non è solo un fatto psicosociale, ma è legge naturale, di una società ormai domesticata all’accettazione del malaffare e della corruzione, libera solo di vendersi al miglior offerente.
Quindi se esistono ancora politici liberi, sveglia che la corruzione dilaga.
lettera firmata